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Dove e cosa mangiare in Giappone – Itinerario food con foto

Poteva mancare un articolo con tutti i mille mila ristoranti che abbiamo provato a Tokyo, Kyoto e Nara? Ovviamente no! Quindi cominciamo subito.

Tokyo

Umegaoka Sushi No Midori Tamagawa

Cosa possono mangiare due italiani durante il loro primo giorno a Tokyo? Ovviamente sushi! Avevo letto numerosi recensioni prima di capire quale locale scegliere e dopo lunghe ricerche ho deciso. Questo era il posto giusto. Prima di entrate dovrete recarvi presso la macchinetta fuori dal locale, selezionare il numero di persone che vogliono pranzare, scegliere se preferite il tavolo oppure il bancone e poi confermare. La macchinetta vi restituirà un bigliettino con il vostro numero. A quel punto dovrete aspettare che qualcuno venga a chiamarvi! Tranquilli, hanno un cartello dove segnano i numeri, fortunatamente quelli sono universali. Noi abbiamo aspettato 15 minuti ma sinceramente ne avrei aspettati anche altri senza problema.

Suke6 Diner

Ebbene sì, scusatemi amici, ma dovevo farlo: ho cercato l’avocado. Purtroppo non si ha sempre voglia di sushi o ramen e dopo aver girato come trottole tra i mercatini di Asakusa, abbiamo trovato questo posticino. Appena entrati ci si trova davanti ad un bancone enorme di legno dove ci si può sedere e il menu del pranzo presenta piatti più “internazionali” come hamburger o avocado toast. In quel caso io mi sono concessa del pane tostato con avocado, uovo e verdure. Oh, era pure buono!

Ichiran

Catena di ristoranti giapponesi che fa unicamente ramen, diffusissima in tutto il Giappone. Ci siamo entrati un po’ diffidenti perchè preferiamo i locali alle catene, però erano le 10 e mezza di sera e la maggior parte dei ristoranti erano già chiusi oppure pieni. Bene, sappiate che questo è stato il ramen più buono mai assaggiato in vita mia.

Appena si entra, come nell’80% dei ristoranti giapponesi, bisogna andare alla macchinetta posta all’ingresso nella quale si seleziona la tipologia di pasta e tutti gli ingredienti che si vogliono inserire nel brodo (erba cipollina, uova, carne ecc.). A questo punto si paga subito! La macchinetta vi restituirà un bigliettino e dovrete solo aspettare che vengano a chiamarvi. Vi porteranno in una sala lunga e stretta, composta solo da un lunghissimo bancone nel quale vi faranno sedere. Davanti a voi troverete una piccola “finestrella” chiusa dalla quale dopo pochi minuti usciranno delle mani che vi serviranno il vostro ramen. Ovviamente ho documentato il tutto perchè spiegarlo a parole non è così semplice. Piccolo appunto: questo posto è aperto 24 ore 24, 7 giorni su 7.

Sakura-Tei

Una sera, passeggiando tra le strade di Shibuya abbiamo deciso che era il momento di assaggiare la famosa frittata giapponese: l’okonomiyaki. Come sempre, ci siamo informati bene per capire quale ristorante scegliere e alla fine lo abbiamo trovato! Nascosto (non scherzo, ci sono dei video su youtube che ti aiutano a trovare il locale) in un vicolo a Shibuya, c’è questo locale dove puoi cucinarti la tua frittata aggiungendo tutti gli ingredienti che vuoi! Basta solo compilare il foglietto che ti forniscono segnando tutti gli ingredienti che vuoi ricevere. Subito dopo ti porteranno un vassoio con tutto ciò che hai richiesto e un foglietto di istruzioni che ti spiega come creare la tua frittata (super mega pesante). Potevo non documentare il tutto?

Ippodo Tea Tokyo Marunouchi

Potevo io, che ho un’ossessione per il matcha, non fare una degustazione in un locale specializzato in SOLO MATCHA? Ebbene sì, l’ho trovato, l’ho raggiunto e ho scelto la mia meravigliosa degustazione di puro matcha accompagnato da tè verde e cioccolato. Costoso, quello sì. C’erano molte altre degustazioni che ho evitato a causa del costo esagerato (60 euro circa per una degustazione completa). Però sono comunque soddisfattissima dell’esperienza meravigliosa. Il posto è veramente accogliente e lo staff gentilissimo (parlano bene l’inglese e non è scontato).

Tensuzu

Vicino al parco di Ueno, nascosto in una via, senza alcun tipo di scritta che indichi di cosa si tratta, c’è lui: Tensuzu. Vi dirò la verità… siamo andati a caso e giuro che siamo stati molto fortunati. Avevamo tanta, tanta fame, era l’una del pomeriggio e il sole picchiava come non mai. Lo abbiamo visto da fuori e sembrava essere un locale carino quindi siamo entrati senza pensarci molto. Una volta entrati abbiamo scoperto di essere finiti in un ristorante specializzato in tempura, ma non uno qualsiasi. Fortunatamente inoltre, nonostante la mancanza di scritte fuori, dentro avevano un menu inglese! Lo chef ci ha fatti accomodare sul bancone e davanti ai nostri occhi meravigliati ci ha preparato del pesce e delle verdure in tempura. Un’esperienza unica per occhi e palato. Nel mentre ci raccontava anche come mangiare le pietanze che ci serviva. Man mano che finivamo le cose nel piatto, lui continuava a riempircelo con altri manicaretti. Inutile dire che siamo usciti rotolando, ma molto molto felici.

 

Han no Daidokoro Honten

Io non mangio carne a differenza di Fabio la mangerebbe a colazione, pranzo e cena quindi una sera abbiamo cercato un posto dove potesse assaggiare la famosa carne di Wagyu e siamo finiti a Shibuya, al Han no Daidokoro Honten. Recensione? Buona ma Fabio ha esordito con un “ottima, ma la fiorentina è meglio.” E niente amici, di più non so dirvi! Unico appunto: solitamente la carne ve la fanno cuocere personalmente sulla piastra dandovi le istruzioni per farlo. In questo modo ogni persona può cuocerla a suo gusto e piacimento.

Kyoto

Kyoto Engine Ramen

Arrivati Kyoto era il momento di provare uno dei locali più recensiti su tripadvisor e infatti molto frequentato dagli italiani. Anche in questo caso all’entrata del locale bisogna prenotarsi sulla macchinetta che ti chiede in quanti siete e che tipo di ramen volete mangiare. L’ho trovato a tratti fin troppo saporito. Però in questi casi sono gusti personali! A me il ramen piace semplice, senza tante aggiunte, però devo dire che a Fabio è piaciuto molto quindi, bravoni!

Chao Chao Gyoza

Abbiamo deciso di cenare in questo locale dopo aver letto fuori dal locale che uno dei loro gyoza (ravioli giapponesi) aveva vinto il campionato mondiale giapponese. Voglio dire, chi siamo noi per non assaggiare qualcosa che ha vinto il campionato mondiale? Ho fatto un reportage piuttosto dettagliato di ogni singola tipologia di raviolo che abbiamo assaggiato. E sì, posso dirlo: mai mangiato gyoza più buoni in vita mia.

Il locale è molto piccolo e c’è sempre la fila fuori. Basterà scrivere il proprio nome e il numero di persone sul libro che troverete in entrata e appena possibile verrete chiamati e fatti accomodare in uno dei tavolini o sul bancone. Il locale forse è il più sporco che io abbia mai visto a Tokyo, ma che ci volete fare, i ravioli erano così buoni.

Nara

Kamaiki

A Nara è stata una vera e propria toccata e fuga quindi ci siamo diretti nell’unico ristorante che da fuori ci sembrava carino (più che altro abbiamo visto i piatti passare). Ci siamo ritrovati in un nuovo ristorante di ramen! Lo so, siamo ripetitivi ma se ci piace qualcosa dobbiamo esagerare haha. Qui invece il ramen lo fanno proprio come piace a me: semplice senza mille aggiunte nel brodo. In questo modo si può sentire meglio il sapore degli udon e devo dire che non mi sono dispiaciuti affatto!

Altri ristoranti e considerazioni:

Tra i ristoranti non citati c’è il McDonalds di Shinjuku nel quale ho assaggiato l’hamburger con i gamberetti. Vi giuro che è stato uno dei posti più difficili dove ordinare la cena: le foto piccolissime accompagnate da testi solo in giapponese. Niente inglese. Una fila lunghissima che aspettava solo che ci muovessimo a ordinare. E io che non capivo qual era l’hamburger con i gamberetti perchè sembravano tutti uguali. Insomma, alla fine l’ho assaggiato ma nulla di che.

Menzione speciale per i gelati al matcha. Sono ovunque e io credo di aver sviluppato una reazione simile all’astinenza da qualsiasi tipo di droga. Ogni giorno, ogni due o tre ore. Giuro!

Poi ho assaggiato i famosi dolcetti a forma di pesciolini: i taiyaki. Una mini tortina giapponese ripiena di fagioli azuki zuccherati, oppure crema, cioccolato, o formaggio. Io l’ho assaggiato con una cremina alla pesca.

I giapponesi hanno una sorta di ossessione/passione per i kit kat. Li potete trovare ovunque, di ogni forma, colore, sapore. Ah, ovviamente anche al matcha!

Abbiamo capito che il sushi è buono un po’ ovunque. Abbiamo fatto fatica a trovarne di mediocri. Invece per quanto riguarda il ramen siamo riusciti a trovare dei posti in cui erano molto colorati e molto molto collosi, quindi, bè attenetevi alla mia guida! 🙂

Avvertimento: attenzione ai fagioli rossi! Si mimetizzano, sono identici al cioccolato ma NON sono cioccolato anzi! Non capisco perchè i giapponesi li mettano ovunque perchè io li ho assaggiati una volta e giuro non voglio mai più rivederli. Scusami Doraemon, ma per me è no. 🙂