Da quando io e Fabio siamo diventati nomadi digitali full time, ci viene chiesto molto spesso quali sono i passi per diventarlo e qual è il percorso da intraprendere. Innanzitutto: chi sono i nomadi digitali? Sono persone che lavorano da remoto, quindi senza un posto fisso. Parliamo dunque di lavori che non necessitano di una presenza fisica in ufficio per essere svolti. Grazie all’espansione del web e di conseguenza dei lavori dedicati a questo mondo, sono nati numerosi impieghi che fino a pochi anni fa non esistevano. Io sono figlia di questa evoluzione.
Ad oggi faccio solo lavori che possono essere svolti tranquillamente da remoto e che mi hanno permesso di diventare una nomade digitale. Ve li racconto tutti nell’articolo con qualche consiglio utile e un paio di idee sui lavori che possono farvi realizzare il sogno di diventare nomadi digitali!
Dopo la laurea triennale in comunicazione ho fatto un corso gratuito regionale come “addetto al back office”. Nel frattempo gestivo le pagine social di alcune attività che svolgevo nel mio tempo libero come fotografa e dread maker. Gestendo queste mie due pagine ho avuto la possibilità di crearmi un minimo di esperienza. Diciamo che sapevo già dove mettere le mani! Approdata quindi al mio primo stage nella quale avrei dovuto gestire l’ufficio estero, sono riuscita a proporre con successo al mio ex titolare di rifare il sito, le foto e i social. Destino vuole che i proprietari dell’agenzia marketing con la quale erano in contatto, hanno notato le mie capacità e mi hanno offerto uno stage che poi mi ha aperto la porta al mondo delle agenzie marketing.
Questo succedeva nel 2015, quando ancora si pensava che Facebook sarebbe finito nel dimenticatoio da lì a poco. Ci tengo a specificarlo perchè sono certa che ad oggi ci sono molti più corsi e indirizzi per poter svolgere il ruolo del social media manager.
Un tempo il SMM era la persona che gestiva i social di aziende, attività e personaggi pubblici. Ad oggi ci siamo un po’ evoluti insieme ai social: gestiamo anche la pubblicità sui social media che è fondamentale per poter emergere in un mondo che vive di piattaforme online. Qui entrano in campo le conoscenze marketing, le statistiche, la psicologia, la passione per i social e molto altro ancora. Insomma, essere un social media manager nel 2022 non è per nulla semplice. Bisogna studiare, mantenersi aggiornati e soprattutto sgomitare perchè come dico sempre “ci sono più social media manager che pagine da gestire”. Senza sottovalutare il fatto che purtroppo veniamo ancora visti come quelli che “scrivono post di facebook” quindi farsi pagare un ricompenso adeguato rimane una delle cose più complicate a mio avviso. Per questo quando uscivo dall’ufficio cominciavo a gestire altri clienti: avere amici con ristoranti e negozi può essere una grande opportunità! Tramite ritenute d’acconto mi sono creata un lavoro “mio”. Ho imparato a fare siti web professionali e a gestire il cliente anche in modo autonomo, senza un’agenzia alle spalle.
In agenzia oltre a ricevere uno stipendio misero, personalmente soffrivo moltissimo gli orari stressanti che prevedevano straordinari non pagati e titolari che ne sapevano meno di te di social. Dopo 7 anni, 8 agenzie social cambiate, innumerevoli clienti gestiti con ritenuta d’acconto, ho finalmente deciso di aprire partita iva.
Ho trovato il coraggio di farlo perchè diciamoci la verità: mica è semplice buttarsi a capofitto dopo anni da dipendente e di stipendio assicurato.
Ho trovato il coraggio quando il mio profilo instagram ha cominciato a crescere. Anche questo non lo devo alla fortuna ma grazie alle inserzioni che da brava social media manager ho creato. La mia community cresceva e con lei le collaborazioni ed ecco il mio secondo lavoro: la content creator.
Chiamateli come volete: influencer (per carità che tanti si offendono), creatori di contenuti o come direbbe Chiara “imprenditori digitali”. Scusate, mi fa sempre molto ridere. Tornando a noi, parliamo insomma di persone che vengono contattate e pagate dai brand in cambio di creazione di contenuti video e foto. In parole spicce: io ti pago se pubblichi stories e foto per promuovere il mio prodotto. In questo mondo ci sono entrata anch’io e devo dire che effettivamente la creazione di contenuti non è facile come si può pensare. Bisogna saper parlare alla community, avere creatività, essere capaci a montare video o a modificare foto. Ci sono qualità che sono necessarie e che non tutti possiedono. Altra cosa importante: non puoi accettare tutto. La tua community si fida di te e devi saper rifiutare certe collaborazioni. Sponsorizzare prodotti non validi ti farà perdere la fiducia acquistata. Non è da tutti, lo vediamo con i nostri occhi ogni giorno.
In compenso è un ottimo lavoro che viene pagato bene in presenza di numeri alti e può essere svolto da remoto. Come anticipato prima, io sono riuscita a diventarlo grazie alle mie capacità di smm: ho sponsorizzato in modo professionale, come farei per un cliente, i miei contenuti. Anche questi creati con una logica e conoscenza professionale dei social.
Sono cambiate un po’ di cose da quando Fabio è entrato nel mio mondo ed è diventato il mio stagista. Rido solo a scriverlo amici haha. Dopo 8 anni insieme sono riuscita a insegnarli davvero molto del mio lavoro e ho delegato a lui la creazione dei siti web e di video. Grazie al suo aiuto sono riuscita a ritagliarmi uno spazio per una cosa che amo fare: la travel designer. Grazie alla mia esperienza nei viaggio sono in grado di realizzare piani e itinerari di viaggio personalizzati. Grazie ai social ho scoperto che moltissime persone non hanno voglia o non sono capaci di cercare online voli e hotel. Ed ecco che entro in campo io. Oltre ad occuparmi di effettuare la ricerca di voli, hotel, attività, creo veri e propri itinerari che combaciano con le passioni e le richieste del cliente.
Anche questo è un lavoro che può essere svolto da remoto senza necessità di doversi vedere con i clienti.
Visto che ci sono vi ricordo anche se volete saperne di più o chiedere un preventivo potete scrivermi qui!
Ho incontrato numerosi nomadi digitali e la domanda è sempre la stessa “che lavoro fai?” Sì, perchè anche noi siamo curiosi di capire cosa fanno gli altri nomadi digitali! Vi elenco quindi una serie di lavori che possono essere svolti da remoto e che possono portarvi a diventare nomadi digitali.
Nelle agenzie ci ho lavorato a stretto contatto perchè a un social media manager servono sempre grafiche, illustrazioni, fotomontaggi, immagini pubblicitarie e così via. Io ovviamente al momento mi arrangio da sola con le mie competenze ma conosco diversi grafici che collaborano con agenzie digital da remoto. L’agenzia infatti, avendo numerosi clienti, ha sempre bisogno di grafici e molto spesso ricorre alle partita iva! Vi consiglio quindi di crearvi un bel profilo Linkedin e di inviare un CV completo a qualsiasi agenzia di marketing!
Vi piace scrivere? Continuare a leggere allora perchè numerosi scrittori sono diventati nomadi digitali. Immagino che scrivere davanti al mare o in baita in montagna ha tutto un altro sapore no? Non lo so, io non sono una grande scrittrice ma suppongo sia così. Se ve la cavate in questo mondo, buttatevi: proponetevi ad aziende inviando qualche vostro testo o articolo. Credetemi sono numerose le aziende che cercano scrittori di articoli blog e di magazine online! Fate una ricerca su google e vedrete.
Non sapevo se inserirlo nell’elenco qui sopra insieme agli scrittori. Poi ragionandoci ho realizzato che sono due percorsi e passioni diverse. Hai studiato cinese e non sai cosa fartene di saperlo scrivere e parlare perfettamente? Puoi diventare un traduttore e notizia bellissima: puoi farlo tranquillamente da remoto. Anche i traduttori possono diventare nomadi digitali e anche in questo caso vi consiglio di prepararvi un bel curriculum e di inviarlo a più case editrici, magazine online o agenzie possibili. Ricordatevi sempre la cara vecchia ricerca “cerca lavoro traduttore da remoto”
Detto da una social media manager: i video oggi SONO FONDAMENTALI. Ormai i social vivono di contenuti video ed è anche statisticamente provato che gli utenti passano più tempo a visualizzare video che foto. I video maker dunque diventano fondamentali. Le aziende, consce di questo interesse crescente verso i formati video, sono sempre alla ricerca di video maker professionali che possano creare contenuti per i loro siti, eventi, social ecc. Certo, in questo caso la presenza nel luogo di lavoro è prevista ma si parla di ore, al massimo giorni. Potrete modificare i vostri video e viaggiare da una parte all’altra del mondo se siete dei bravi video maker. Proponetevi anche in questo caso con dei vostri montaggi e inviateli ad aziende che potrebbero essere interessate.
I siti esistono ancora e vengono visualizzati, ebbene sì. Io in primis spingo sempre la mia community ad andare nei siti degli hotel a prenotare le camere. Così come molti ristoranti hanno il menu online con tanto di recensioni che aiutano sempre nel processo di decisione dell’utente. In questo preciso momento, siete su un sito! Qui entra in campo il web developer. Come vi anticipavo anche io e Fabio ci occupiamo della creazione dei siti ma ci limitiamo a quelli “vetrina” dedicati a piccole attività che vogliono un sito piccolo e semplice che possono poi gestire in autonomia. I web developer invece creano siti che sono cuciti su misura e completamente personalizzati, dove tutto è scritto a codice e ogni desiderio del cliente, diventa realtà! Un lavoro ben pagato e che si può svolgere da qualsiasi parte del mondo.
Questo mi è venuto in mente perchè lo abbiamo conosciuto recentemente a Bangkok un personal trainer nomade digitale! Dopo un primo periodo nel quale ha trovato clienti fissi che vedeva di persona, ha cominciato a crearsi un pubblico so youtube e, quando ha realizzato di avere un buon numero di clienti fissi, ha cominciato a viaggiare per il mondo. I suoi clienti ora fanno lezioni private con lui su zoom. Comodo direi. Torni a casa alle 8 di sera e non hai voglia di andare in palestra? Nessun problema, il tuo personal trainer ti aspetta in diretta da Bangkok e tu puoi fare attività fisica comodamente da casa mentre lui gira il mondo!
Se stai leggendo questo articolo probabilmente è perchè stai provando emozioni che anch’io ho già provato. Ansia, frustrazione, sensazione di essere sbagliato. La prima cosa che tutti mi dicevano era “guarda che lo facciamo tutti, questa è la vita”. Credimi, ho combattuto con me stessa cercando di impormi le parole “così è la vita”. Poi ho ceduto. Io non sono tutti. Gli altri non possono decidere come devo vivere la mia vita. Non possono decidere che la loro normalità dev’essere pure la mia. Sono diventata nomade digitale perchè stavo fisicamente ed emotivamente male e ormai questa era una necessità, non una semplice opzione. Sappi però che non è facile. Trovare clienti non è facile. Mollare il lavoro stabile non è facile. Lasciare la propria casa sapendo di non averne un’altra non è facile. Farlo capire e accettare alla propria famiglia che molli tutto e parti, non è facile. È tutto difficile. Ma se sei pronto a mettercela tutta, ti mando un abbraccio e ti dico di stringere i denti e di provarci. Perchè sì è vero, ci saranno giorni difficili, ma credimi che quelli belli e indimenticabili saranno molti, molti di più.
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