Weekend a Varsavia: itinerario, attrazioni e consigli pratici per visitarla in 2 giorni

A ottobre io e Fabio avevamo voglia di scoprire una nuova capitale europea, magari meno turistica e facile da visitare in un weekend.

 

Guardando i voli, abbiamo trovato un’offerta per Varsavia: da Milano Bergamo con Wizz Air, a un ottimo prezzo.

Della Polonia avevamo visitato solo Breslavia (trovi qui l’articolo) quindi eravamo molto curiosi di scoprire la capitale.

 

La particolarità di Varsavia è che si tratta di una città completamente ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale: ogni palazzo, piazza e monumento del centro storico è stato riportato alla vita seguendo i disegni e i ricordi originali. Camminare tra le sue vie significa letteralmente vedere una città rinata dalle sue ceneri.

 

In questo articolo vi racconto il nostro itinerario di 2 giorni a Varsavia, con le cose più belle da vedere, i consigli pratici e qualche curiosità locale che vi aiuteranno a vivere al meglio un weekend nella capitale della Polonia.

Dove alloggiare?

Varsavia è attraversata dal fiume Vistola, che la divide in due parti principali: la riva sinistra, dove si concentrano la maggior parte delle attrazioni turistiche, e la riva destra, più alternativa.

 

Nowe Miasto – la Città Nuova (ma storica)

Nonostante il nome, è una parte antica: un’estensione della Città Vecchia, con piccole chiese, piazze tranquille e locali tipici. Noi abbiamo deciso di alloggiare qui e ci siamo trovati benissimo!

 

Appartamento consigliato:

Stare Miasto – la Città Vecchia

È il quartiere più iconico ricostruito fedelmente dopo la Seconda Guerra Mondiale. Qui si trovano la Piazza del Mercato, il Castello Reale, la Cattedrale di San Giovanni e il Barbacane, le antiche mura che un tempo proteggevano la città.

 

Appartamento consigliato:

Śródmieście – il cuore moderno e centrale

Qui si trovano molti hotel, ristoranti, negozi e il celebre Palazzo della Cultura e della Scienza, simbolo di Varsavia moderna. Da qui puoi raggiungere facilmente a piedi o in pochi minuti di tram la Città Vecchia.

 

Hotel consigliato:

Dall’aeroporto al centro

Siamo atterrati all’Warsaw Chopin Airport (il più comodo per il centro) alle 23:00. Esistono due aeroporti: Chopin, che dista circa 20–25 minuti, e Modlin, un po’ più lontano (circa un’ora dal centro).

Dall’aeroporto di Chopin avete due opzioni: prendere il treno (o bus) oppure optare per un Uber, che nel nostro caso è stata la scelta preferita dato che eravamo stanchi.


Con Uber: prenotate sull’app, pagate lì, vi viene dato un codice e vi mettete in fila davanti all’area arrivi. Auando è il vostro turno comunicate il codice.
Ovviamente potete usare anche il treno o il bus in alternativa. 🙂

 

Giorno 1

Per colazione ci siamo fermati da To lubie per una bella fetta di karpatka: una torta tipica polacca composta da due strati di pasta choux e farcita con una crema pasticcera alla vaniglia e burro. Sembra un gigantesco bignè tagliato a fette, perfetto per chi ama i dolci consistenti e un po’ retrò. Vi lascio la foto qui sotto perché merita!

 

Dopo colazione ci siamo diretti verso il Barbacane, le antiche mura difensive di Varsavia. Quello che colpisce è che tutto, mura incluse, è stato ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando Varsavia era praticamente rasa al suolo.
Il lavoro di ricostruzione è stato così fedele agli originali che oggi la Città Vecchia (Stare Miasto) è Patrimonio UNESCO come “esempio straordinario di ricostruzione integrale di un centro storico”.

 

A pochi passi si apre la Piazza del Mercato e al centro troverete la Sirenetta di Varsavia (Syrenka): secondo la leggenda, è la sorella di quella di Copenaghen. Nuotando lungo la Vistola, si sarebbe fermata qui e avrebbe deciso di restare per proteggere la città. È diventata il simbolo di Varsavia e la ritroverete ovunque, anche sullo stemma ufficiale.

 

Pochi minuti a piedi e arrivate a Plac Zamkowy, la piazza del Castello Reale, dominata dalla Colonna di Sigismondo.
Siamo entrati al Castello Reale più per curiosità e, onestamente, anche per ripararci un po’ dal freddo! Non aspettatevi chissà che, è una visita carina ma non imperdibile anche se va detto che questo edificio ha una storia incredibile.
Fu residenza dei monarchi polacchi, poi sede del Presidente della Polonia, e dopo i bombardamenti del ’39 venne quasi completamente distrutto. Oggi lo vedete ricostruito pietra per pietra. 

QUI trovate il sito ufficiale dove acquistare i biglietti. In alternativa potete acquistarli in loco.

karpatka
barbacane
Piazza del mercato
Castello Reale

Per pranzo, ovviamente, pierogi! Sono i famosi ravioli polacchi ripieni, che troverete praticamente ovunque. I miei preferiti? Con patate e cavolo oppure formaggio e spinaci.
Sono comfort food allo stato puro. Se siete vegetariani, avrete un sacco di opzioni, e costano poco (di solito 5–6 € per una porzione abbondante).

Li ho mangiati da PierOgarnia e da Przystanek Pierogarnia. 

Nel pomeriggio ci siamo spostati verso il centro moderno di Varsavia: Śródmieście. Qui si trovano molti caffè e bakery deliziosi: una tappa da non perdere è la Canela Bakery, famosa per i suoi cinnamon roll.
Se preferite qualcosa di più classico, potete provare Vincent, una catena di pasticcerie francesi molto amata anche dai locali.

 

I dolci a Varsavia sono davvero ovunque: troverete anche i pączki, ciambelle fritte ripiene di marmellata o crema: una vera bomba, in tutti i sensi!

Il resto del pomeriggio l’abbiamo trascorso nel bellissimo Łazienki Królewskie, il “Parco Reale”. È uno dei luoghi più romantici di Varsavia: ampi viali alberati, scoiattoli che saltano tra gli alberi, il Palazzo sull’Isola che sembra galleggiare sull’acqua e la celebre statua di Chopin.
In estate qui si tengono anche concerti gratuiti dedicati al compositore polacco.

 

Per concludere la giornata, siamo saliti sulla Varso Tower, il grattacielo più alto non solo di Varsavia, ma di tutta l’Unione Europea. La vista al tramonto è spettacolare, e vi consiglio di prenotare online perché il prezzo varia a seconda dell’orario. QUI trovate il sito ufficiale dove prenotare.


Siamo poi andati a cena da Podwale 25 Kompania Piwna, un ristorante tradizionale consigliato da tantissimi italiani (e infatti dentro eravamo quasi tutti connazionali 😅). Si mangia bene dai! Mi raccomando dovete prenotare online.

Pierogi
Paçzki
Parco reale
Varso Tower

Giorno 2

Il secondo giorno siamo partiti da Shabby Coffee • Wine • Books, un localino mooolto carino dove ho provato la cheesecake polacca, che qui si chiama sernik.
È fatta con il twaróg, un formaggio fresco simile alla ricotta ma più denso. Non mi ha fatta impazzire, devo essere sincera, sarà che la basque cheesecake è la mia torta preferita. 🙂 Anche se ho scoperto una Basque cheesecake da Sirena Gelato che invece era una meraviglia!

 

Poi ci siamo spostati sul lato destro della Vistola per visitare il quartiere Praga, passando dal Park Praski (proprio davanti allo zoo).


Praga è completamente diversa dal resto della città: è una delle poche zone originali, non distrutte dai bombardamenti. Qui si vedono ancora i cortili interni condivisi, i santuari domestici dove gli abitanti pregavano durante la guerra e tanta street art. Se vi piace l’arte urbana o volete scoprire la Varsavia meno turistica, non potete perdervelo.

Per pranzo… indovinate? Pierogi, di nuovo! Ma se volete variare un po’, ecco qualche piatto tipico da provare:

 

  • Placki ziemniaczane, frittelle di patate servite con panna acida o salsa ai funghi
  • Żurek, una zuppa densa a base di segale fermentata (non per tutti, ma molto tipica)
  • Bigos, stufato di cavolo e carne, considerato il “piatto nazionale”
  • E ovviamente i milk bar (bar mleczny), mense popolari nate durante l’epoca comunista, dove ancora oggi si mangia cucina casalinga a prezzi bassissimi. Molti sono ancora sovvenzionati dallo Stato, e il piatto più costoso viene tipo 5 €.

Nel pomeriggio abbiamo visitato i luoghi dell’antico Ghetto ebraico. In varie zone della città troverete delle linee di bronzo incastonate nel marciapiede: segnano il perimetro del ghetto originale. 
Poco distante, in ulica Waliców, si trova una delle poche case rimaste in piedi dopo la guerra, una kamienica con i segni delle pallottole ancora visibili sui muri. È un posto che lascia senza parole, simbolo della memoria e della resistenza.

 

Per concludere il viaggio, avevamo in programma di visitare la cosiddetta “Versailles di Varsavia”, il Palazzo di Wilanów, una splendida residenza barocca circondata da giardini. Purtroppo, essendo 1° novembre, era chiuso, ma ve lo consiglio assolutamente se capitate in altri periodi: è una delle attrazioni più belle e meno turistiche della città. (Vi lascio qui il link diretto per prenotare i biglietti.)

Street art Praga
Menu milk bar
Antico ghetto ebraico
Casa kamienica

Come muoversi

Noi ci siamo sempre spostati a piedi perchè alla fine la città non è enorme. Abbiamo preso uber (c’è anche Bolt) una volta di sera per tornare dalla Varso Tower e ci siamo accorti che con 5-6€ si va davvero ovunque. In alternativa trovate ovunque tram, bus e metro a un costo irrisorio. Come sempre per capire che mezzo prendere aiutatevi con google maps funzione “mezzi”: inserite la partenza come il vostro punto di partenza, poi destinazione e “mezzi”. Vi indicherà il mezzo corretto da prendere.

 

Moneta locale

Vi ricordo che non accettano gli euro perchè si utilizza la moneta locale: lo Zloty polacco. Trovate spesso gli exchange per cambiare contanti ma noi non abbiamo cambiato nulla perchè accettavano carte ovunque! Come sempre la mia carta Revolut (qui trovate l’articolo) ha fatto tutto da sola con il cambio istantaneo.

Altri luoghi da vedere a Varsavia

Se avete un giorno in più o semplicemente volete arricchire il vostro weekend, ecco alcune tappe che valgono assolutamente la pena.


Museo dell’Insurrezione di Varsavia

Un museo interattivo che racconta la rivolta del 1944 contro l’occupazione nazista.


Museo di Chopin

Dedicato al compositore più amato di Polonia, Frédéric Chopin. Con esperienze multimediali che permettono di ascoltare la sua musica in modo immersivo.

Palazzo della Cultura e della Scienza

Un’icona controversa di Varsavia, dono di Stalin ai tempi del regime sovietico. Potete salire fino alla terrazza panoramica e godervi una vista sulla città in alternativa (o aggiunta) alla Varso Tower. Dalle recensioni mi dicono tutti che la Varso è più scenografica.


Varsavia è una città che ti racconta la sua storia mentre cammini: distrutta e ricostruita, malinconica e moderna allo stesso tempo. In due giorni riuscite a vedere tantissimo quindi secondo me perfetta per weekend. Sinceramente? Ho amato di più Breslavia quindi prossima tappa: Cracovia! 🙂

Spero che questo itinerario e i miei consigli vi siano utili per organizzare il vostro weekend a Varsavia.💙

Se vi è piaciuto l’articolo, salvatelo per il vostro prossimo viaggio e ricordati seguirmi su instagram @angelaisai per seguire tutti gli aggiornamenti e i video sui miei viaggi.

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